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Integrazione modale

In un’Italia che aspira a diventare un modello di efficienza e sostenibilità sia su rotaia che su strada, emerge la consapevolezza che il futuro del Paese è intrinsecamente legato allo sviluppo delle sue infrastrutture. Nonostante questa consapevolezza. la sensazione talvolta è quella di trovarsi in una situazione di stallo: al di là delle questioni di responsabilità politica, e temporaneamente trascurando la burocratizzazione persistente che affligge il processo di cambiamento, la storia recente ha evidenziato tanto l’inerzia delle istituzioni quanto la mancanza di flessibilità e adattabilità alle necessità emergenti del cosiddetto ‘sistema paese’.

Integrazione modale

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Nel settore delle infrastrutture, in particolare, emerge un ritardo stratificato; pertanto, affrontare questi problemi diventa cruciale per consentire a tutti gli stakeholders di costruire un futuro in cui la mobilita sia veloce, sicura e rispettosa dell’ambiente, Questo è il contesto in cui nasce EasyRailFreight, ovvero la volontà di dare un fattivo contributo alla sfida della decarbonizzazione attraverso la digitalizzazione dei processi di logistica. Il progetto, concepito e realizzato da Rfi, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, infatti punta sulla logistica intermodale ferro-gomma. Per questo motivo l’obiettivo della piattaforma è quello di favorire la promozione e lo sviluppo proprio dei servizi intermodali, attraverso un sistema informativo che possa favorire l’incontro tra domanda e offerta, agevolando allo stesso tempo l’acquisizione dei servizi integrativi con una visione completa dei servizi sul mercato.

Come miglioreranno i servizi intermodali

EasyRailFreight permette di migliorare la comunicazione relativa ai servizi di logistica intermodale, di favorire l’integrazione delle diverse modalità di trasporto, di ridurre le complessità e migliorare la qualità dei processi di logistica intermodale in ottica di “servizio”, in coerenza con gli obiettivi dell’Unione Europea connessi alla decarbonizzazione dei trasporti. Sono tanti i benefici del servizio, sia per il sistema produttivo, sia per il sistema della logistica. Tra questi, una migliore comunicazione e promozione dei servizi di trasporto intermodale disponibili che consentono una maggiore efficienza e una migliore qualità degli stessi; un incremento dei volumi di traffico intermodale con conseguenti benefici di sistema in termini di decarbonizzazione, sostenibilità e competitività; una maggiore affidabilità e flessibilità dell’offerta di servizi di logistica, resa cosi più solida ed efficiente, a vantaggio del sistema produttivo. La piattaforma si compone di diversi moduli, alcuni già in servizio, propedeutici allo shift modale alla gestione dei flussi informativi riguardanti il trasporto ferroviario. Partiamo dalla “Vetrina dei servizi” (già attiva) e dalle “Anagrafiche Servizi/Impianti”: entrambi sono dedicati alla promozione dell’offerta dei servizi intermodali che sono disponibili sul mercato – definiti attraverso l’utilizzo dell’orario dei treni merci programmati – con l’integrazione delle informazioni fornite dagli stessi operatori. In particolare, l’utente ha la possibilità di inserire la località di partenza/arrivo di interesse e il sistema restituisce, per ogni servizio disponibile, informazioni di dettaglio come, ad esempio, l’orario di ritiro/ consegna merce, i servizi disponibili con i relativi riferimenti commerciali e la misurazione del grado di decarbonizzazione del trasporto, in termini di minori emissioni di CO2 rispetto alla soluzione unicamente stradale. In più, da gennaio, è iniziata la progettazione e la realizzazione anche dei moduli “Configuratore Nuovo Trasporto”. e “AT.L.A.S.”. il cui rilascio è previsto nel corso di quest’anno. Il primo consente la costruzione. da parte dell’utente. di una relazione door to door a partire dal catalogo delle tracce orarie residue di RFI mentre “AT.L.A.S.” (Atlante Logistico di Asset e Servizi) sta prendendo forma per consentire una vista geolocalizzata completa delle caratteristiche strutturali degli impianti e dei relativi servizi offerti, favorendo così l’incontro tra domanda e offerta oltre alla formulazione di ipotesi di soluzioni di logistica, customizzate sulle reali esigenze del mercato. Per farlo al meglio sarà basato sulla tecnologia GIS, e consentirà di archiviare. visualizzare e analizzare i dati geospaziali, relativi all’asset impiantistico ed ai servizi di logistica presenti, per favorirne la comprensione, la visione più approfondita e il processo decisionale. È un sistema facilmente scalabile, in quanto può girare su un qualsiasi modello rete, e ciò consente il suo utilizzo sia come piattaforma di consultazione di asset/servizi ma anche come “cartina del sistema logistico del paese”, a disposizione del mercato. Da non dimenticare, infine, i moduli “Rendicontazione Eco/Ferrobonus” (per la richiesta, e relativa rendicontazione, dei contributi previsti a sostegno dell’intermodalità) e “Analisi e Reportistica”, destinato all’analisi e alla diffusione di performance nonché all’elaborazione di report mirati, relativi ai flussi ed ai volumi di traffico merci, finalizzati ad analisi di settore. Tra i principali benefici conseguibili attraverso l’utilizzo della piattaforma EasyRailFreight, possiamo citare, a titolo di esempio, l’accesso semplificato all’offerta di servizi esistenti, il miglioramento della qualità dei flussi informativi, un migliore utilizzo dell’offerta infrastrutturale e di quella terminalistica nonché la crescita potenziale dei volumi di traffico intermodale, con benefici di sistema in termini di decarbonizzazione e sostenibilità. Il futuro delle merci passa anche dal digitale.

Il ruolo di RFI per la logistica

Nell’ambito dei servizi di logistica multimodale, Rfi rimane al centro del sistema di trasporto. Per farlo svolge il proprio ruolo focalizzandosi sui collegamenti strategici – tramite i corridoi merci europei su cui insistono i maggiori volumi di traffico e interviene per migliorare le connessioni tra porti, interporti, terminal e raccordi industriali. È in questo contesto che può esercitare un ruolo proattivo nello sviluppo dei servizi diretti al mondo della logistica, individuando i segmenti che generano maggiore domanda, migliorando le condizioni operative e riducendo i costi. In tal modo. Rfi riesce a offrire il proprio contributo al perseguimento dell’obiettivo dell’integrazione modale, che deve essere a propria volta sostenuta da un’adeguata interpretazione delle esigenze commerciali, dalla progettazione di servizi attrattivi ed economicamente sostenibili, e dalla realizzazione dei necessari potenziamenti infrastrutturali. Per capire il quadro d’insieme in cui opera Rfi. si può dire che la società fornisce un sostegno all’apparato produttivo e distributivo, in cui l’infrastruttura ferroviaria diviene la spina dorsale del sistema logistico nazionale, collegando il sistema portuale. che rappresenta la principale interfaccia nazionale con i mercati globali, la rete di infrastrutture terminalistiche, che erogano i servizi necessari allo sviluppo della logistica multimodale, e il sistema dell’autotrasporto, strutturato per servire con capillarità ed efficienza l’apparato produttivo del Paese. In poche parole. il ruolo di Rfi è quello di fungere da perno interconnettore che tiene insieme questi blocchi, facilitando la comunicazione tra di essi, conferendo solidità al sistema e determinando le condizioni necessarie ad alimentare la crescita dell’intermodalità. Per farlo l’infrastruttura ferroviaria viene posta al centro della catena logistica nazionale, agendo come integratore modale, attraverso la cura del dialogo e della cooperazione con le altre modalità di trasporto, allo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dì sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Per questo, con il nuovo ruolo assunto come società capofila del Polo Infrastrutture, l’obiettivo è diventato quello di potenziare e integrare l’infrastruttura ferroviaria e quella stradale, rendendole entrambe più moderne, resilienti, interconnesse e accessibili a tutti. Perché le merci devono viaggiare al passo con i tempi.

Credits

di Andrea Trapani, pubblicato sul n. 246 di Trasportare Oggi